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C’era inquietudine nell’aria
Il cielo stanotte ha lacrimato ancora
E la mia veglia è stata colma di tensione
I fatti di questi giorni mi hanno lasciato dentro
Il sommesso percuotere del tuono in lontananza
Un tempo avrei urlato di rabbia
Davanti al mondo insanguinato
Da quest’ideologica pazzia…
Vorrei usare altre parole
Vorrei chiudermi nel silenzio
Ma non posso, i proiettili mi fischiano
Ancora nell’orecchio e le bombe
Cantano una sola volta lasciando
Al coro, il resto del concerto
Di terrificanti lamenti di coloro
Che pagano il prezzo più alto
In questo disordine
Politico-mercanteggiante
Sull’altalena degli interessi…
Mi ero riproposto di non scrivere più
Su fatti di guerra e terrorismo
Ma non ho potuto esimermi:
Era la mia mano a chiedermelo
Era il mio cuore che bramava dire
Era il mio intelletto che chiamava
Credo nella Pace e nell’Amore
Uniamo gli intenti per rendere
Questo mondo il nostro giardino…
Oggi ho messo
un fiore davanti alla finestra
Senza reciderlo dalla sua terra
E ogni volta che lo guarderò
Penserò alla meraviglia e alla bellezza
Che instancabilmente prospera sulla terra…
Namastè
Per Bruxelles
Sassari 23 marzo 2016
h.: 14:24